![]() Capacità prestazionali
dei depuratori afferenti
al sistema idrico dei Regi Lagni
(aggiornamento 2010) |
![]() ![]() Unità Tecnica Valutazioni Ambientali Dir. G. Zanini (ENEA C.R. di Bologna) Laboratorio Protezione e Gestione della Risorsa Idrica Resp. dott. R. Farina ing.
Raffaele Pica
ing. Francesco Pasanisi * ing. Sabino De Gisi dott. Gianpaolo Sabia * Unità Tecnica di Portici (NA). Laboratorio di Chimica Ambientale _______________ Download
Depuratori
dei Regi Lagni
(Sintesi)![]() Area Nolana Acerra Napoli Nord Area Casertana Foce Regi Lagni Altri materiali pubblicati da ENEA -Articolo su Rivista ENEA: Ristrutturazione dell'impianto di Nola senza attivazione di bypass - Articolo su Rivista ENEA: Recupero di materia del ciclo di trattamento dei reflui: studio per il riutilizzo delle sabbie - Poster per convegno Energymed (Napoli 2011) - Poster per Fiera Ecomondo (Rimini 2016) - Poster per Convegno SIGEA (Roma 2016) |
L'ENEA
per la bonifica dei Regi Lagni
I
Regi Lagni erano un’ antica opera di bonifica
idraulica,essenzialmente costituita da un reticolo di canali scavati
nella terra per drenare le acque di un
territorio spesso paludoso, esteso circa 100.000 ettari nel
cuore
produttivo delle province di Napoli e Caserta. Le opere di
canalizzazione, avviate in epoca romana, videro un forte impegno per il
riassetto idraulico durante il Viceregno spagnolo agli inizi del 1600.
La bonifica aveva
messo fine al problema secolare delle inondazioni del torrente Clanio
nella “Campania Felix” e mitigato la malaria nell'entroterra. La
fertile pianura a nord del capoluogo camapno traeva beneficio da
quest’opera di ingegneria con attività agricole e
zootecniche
uniche per pregio ed abbondanza. Oggi quest’ampia zona, a sud
del fiume Volturno, è in gran parte antropizzata e densamente popolata.![]() Nel 1973 l'infezione colerica giustificò l'avvio di pesantissimi interventi di urgente riassetto igienico sanitario dell’area, molti dei canali di bonifica fecero da impianto di base per il progetto di raccolta e trattamento di reflui fognari. Vennero realizzati cinque “mega depuratori”, che scaricano direttamente nel canale principale dei Regi Lagni. Gli impianti di trattamento avrebbero dovuto sanare “una volta per sempre” la situazione igienico sanitaria delle acque di scolo e permettere ai napoletani di tornare al mare nel loro golfo (Progetto Speciale n.3 della Cassa per il Mezzoggiorno di disinquinamento del golfo di Napoli). L’Enea ha effettuato studi nell'area dei Regi Lagni dal 2001 sulla base di accordi con il Ministero dell'Ambiente. In particolare i tecnici dell'ENEA hanno svolto il ruolo di consulente tecnico/scientifico per le procure della Repubblica presso i tribunali di S.M. Capua Vetere e Nola nel periodo 2007-2010, in collaborazione con il comando provinciale del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta. Oltre alle analisi territoriali è stato svolto uno studio sulla capacità prestazionale degli impianti di depurazione. L’indagine ha messo in luce problematiche a tutt’oggi irrisolte, delineando uno stato critico del sistema di collettamento e trattamento dei reflui. La “crisi delle discariche” e del ciclo dei rifiuti si riflette in maniera drammatica anche sul sistema di gestione dei reflui. I materiali solidi che si estraggono dall’acqua nei processi di depurazione (sabbie, fanghi ecc.) devono essere trattati con approcci diversi da quanto fatto fin ora, affrontando le problematiche di sostenibilità del ciclo. ![]() |